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Le Riserve > Riserva Naturale di Stromboli e Strombolicchio

La riserva è istituita al fine di tutelare:

  • il vulcano in attività persistente da almeno due millenni con importanti testimonianze di strutture appartenenti a un edificio vulcanico estinto, in parte sprofondato;
  • gli interessanti endemismi quali: cytisus aeolicus, genista ephedroides, koekia saxicola (particolarmente diffusa a Strombolicchio) e centaurea aeolica;
  • gli aspetti di vegetazione e matthiola rupestri, satureja graeca var, cosentinei e talpis virgata gussonei nonché quelli riferibili agli aggruppamenti a quercus ilex e a centaurea aeolica;
  • la macchia a genista ephedroides ed euphorbia dendroides;
  • il piccolo scoglio di Strombolicchio, di natura vulcanica che rappresenta un ecosistema integro e isolato in cui si è evoluta una sottospecie endemica della lucertola delle mura (lacerta sicula raffonei).

La Riserva è designata a ZSC (Zona Speciale di Conservazione), ai sensi della Direttiva Habitat, quale sito di importanza comunitaria (ITA 030026) .

Ricade inoltre nella zona ZPS – ITA 0300044, in quanto zona di protezione posta lungo le rotte di migrazione dell’avifauna.

Sciara del Fuoco

Cos’è?

Con sciara del fuoco ci si riferisce ad un’ampia colata lavica che avviene periodicamente sul versante nord-ovest dell'isola di Stromboli. Il vulcano è caratterizzato infatti da continue eruzioni di gas e cenere, che creano spettacolari getti di fuoco e fumo. La Sciara del Fuoco è una delle principali attrazioni dell'isola di Stromboli e offre uno spettacolo unico e suggestivo, soprattutto durante le ore notturne quando il rosso della lava si contrappone al cielo stellato.

Da dove è possibile vederla?

Esistono dei sentieri che permettono di avvicinarsi al versante nord-ovest dell’isola e quindi vedere la sciara del fuoco da un punto di vista privilegiato. Nello specifico, è possibile seguire il sentiero che dall’abitato di San Vincenzo porta ad un punto panoramico a 290m d’altezza.

Sicurezza

È importante sottolineare che la Sciara del Fuoco è una zona di grande pericolosità, accessibile solo con l'accompagnamento di una guida esperta, in quanto le eruzioni del vulcano possono essere imprevedibili e rappresentare un rischio per la sicurezza dei visitatori.

Isola di Strombolicchio

Strombolicchio è un piccolo scoglio vulcanico situato a circa 2 km a nord-est dell'isola di Stromboli, nel punto più settentrionale della regione. Rappresenta un ecosistema integro e isolato in cui si è evoluta una sottospecie endemica della lucertola delle mura.

Storia
Strombolicchio è stato formato dall'attività vulcanica della zona e la sua origine risale a circa 200.000 anni fa. È costituito da rocce di basalto, augite e andesite e costituisce ciò che resta di quello che era l’antico edificio vulcanico di Stromboli. Attualmente lo scoglio si erge a circa 56 m s.l.m. per una superficie di 7620mq. Nella sommità isola è stato costruito, nel 1926 e reso attivo nel 1938, il faro che ha come funzione principale quella di segnalare la presenza dello scoglio vulcanico e il pericolo per la navigazione in quella zona del Mar Tirreno.

Da dove visitare?
Il faro di Strombolicchio può essere ammirato dal mare, durante un'escursione in barca, ma la salita sulla sommità dello scoglio non è permessa. ​

Ginostra

Porto e Come Arrivare

L’abitato di Ginostra si trova a sud-ovest nell’isola di Stromboli e, l’unico modo per raggiungerlo, è tramite il porto che fino a pochi anni fa era il più piccolo al mondo. Questo porto, chiamato il Pertuso, è situato tra le rocce e consente l'accesso solo a una barca alla volta. Al suo interno, ci sono solo 3 piccole imbarcazioni, mentre le altre vengono tirate a secco utilizzando le falanghe, travi di legno su cui la ciglia delle barche viene fatta scivolare sopra. L'approdo per le grandi barche era impossibile e veniva effettuato tramite la tecnica marinara chiamata "rollo", in cui una piccola barca raggiungeva l'altra fuori dal porto, caricando merci e passeggeri per poi scaricarli a terra. Questa operazione, spesso resa difficile dalle condizioni atmosferiche, ha isolato il paesino per lunghi periodi. Nel 2004 il vecchio porto è stato ampliato e, nello stesso anno, il paese è stato collegato alla rete elettrica.

Il paese

Il paesino si trova su un ripido pendio, raggiungibile attraverso una mulattiera che conduce ad una piazzetta dove si trova un monumento ai caduti della Seconda Guerra Mondiale. Le due strade dell'isola partono dalla piazza: una conduce alla chiesa, mentre l'altra alla spiaggia di Lazzaro. Il paese conta solo una trentina di residenti abituati alla solitudine e alla tranquillità.

Istituzione

La riserva è istituita al fine di tutelare:

  • il vulcano in attività persistente da almeno due millenni con importanti testimonianze di strutture appartenenti a un edificio vulcanico estinto, in parte sprofondato;
  • gli interessanti endemismi quali: cytisus aeolicus, genista ephedroides, koekia saxicola (particolarmente diffusa a Strombolicchio) e centaurea aeolica;
  • gli aspetti di vegetazione e matthiola rupestri, satureja graeca var, cosentinei e talpis virgata gussonei nonché quelli riferibili agli aggruppamenti a quercus ilex e a centaurea aeolica;
  • la macchia a genista ephedroides ed euphorbia dendroides;
  • il piccolo scoglio di Strombolicchio, di natura vulcanica che rappresenta un ecosistema integro e isolato in cui si è evoluta una sottospecie endemica della lucertola delle mura (lacerta sicula raffonei).

 

La Riserva ed i suoi habitat sono Sito di Interesse Comunitario – Rete Natura 2000 (SIC-ITA030026): fanno parte di questa Rete gli habitat che contribuiscono in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione.

Sciara del Fuoco

Cos’è?

Con sciara del fuoco ci si riferisce ad un’ampia colata lavica che avviene periodicamente sul versante nord-ovest dell'isola di Stromboli. Il vulcano è caratterizzato infatti da continue eruzioni di gas e cenere, che creano spettacolari getti di fuoco e fumo. La Sciara del Fuoco è una delle principali attrazioni dell'isola di Stromboli e offre uno spettacolo unico e suggestivo, soprattutto durante le ore notturne quando il rosso della lava si contrappone al cielo stellato.

Da dove è possibile vederla?

Esistono dei sentieri che permettono di avvicinarsi al versante nord-ovest dell’Isola e quindi vedere la sciara del fuoco da un punto di vista privilegiato. Nello specifico, è possibile seguire il sentiero che dall’abitato di San VIncenzo porta ad un punto panoramico a 290m d’altezza. E’ possibile vedere la sciara del Fuoco anche via mare, attraverso un'escursione in barca organizzata dalle agenzie turistiche dell'isola. Durante l'escursione si può assistere alle eruzioni del vulcano da una distanza di sicurezza, ammirando lo spettacolo delle fiamme che si riflettono sull'acqua del mare.

Sicurezza

È importante sottolineare che la Sciara del Fuoco è una zona di grande pericolosità e accessibile solo con l'accompagnamento di una guida esperta, in quanto le eruzioni del vulcano possono essere imprevedibili e rappresentare un rischio per la sicurezza dei visitatori

Isola di Strombolicchio

Stromolicchio è un piccolo scoglio vulcanico situato a circa 2 km a nord-est dell'isola di Stromboli, rappresenta un ecosistema integro e isolato in cui si è evoluta una sottospecie endemica delle lucertola delle mura.

Storia

Strombolicchio è stato formato dall'attività vulcanica della zona e la sua origine risale a circa 200.000 anni fa. È costituito da rocce di basalto, augite e andesite e costituisce ciò che resta di quello che era l’antico edificio vulcanico di Stromboli. Attualmente lo scoglio si erge a circa 56 m s.l.m.

Costruito nel 1926 e reso attivo nel 1938, il faro ha come funzione principale quella di segnalare la presenza dello scoglio vulcanico e il pericolo per la navigazione in quella zona del Mar Tirreno.

Da dove visitare?

Il faro di Strombolicchio può essere ammirato dal mare, durante un'escursione in barca, ma la salita sulla sommità dello scoglio non è permessa.

Ginostra

Porto e Come Arrivare

L’abitato di Ginostra si trova a sud-evest nell’Isola di Stromboli e, l’unico modo per raggiungerlo, è tramite il porto, che fino a pochi anni fa era il più piccolo al mondo. Questo porto, chiamato il Pertuso, è situato tra le rocce e consente l'accesso solo a una barca alla volta. Al suo interno, ci sono solo 3 piccole imbarcazioni, mentre le altre vengono tirate a secco utilizzando le falanghe, travi di legno su cui la ciglia delle barche viene fatta scivolare sopra. L'approdo per le grandi barche era impossibile e veniva effettuato tramite la tecnica marinara chiamata "rollo", in cui una piccola barca raggiungeva l'altra imbarcazione fuori dal porto, caricando merci e passeggeri per poi scaricarli a terra. Questa operazione, spesso resa difficile dalle condizioni atmosferiche, ha isolato il paesino per lunghi periodi. Nel 2004 il vecchio porto è stato amopliato e, nello stesso anno, il paese è stato collegato alla rete elettrica.

Il paese

Il paesino si trova su un ripido pendio, raggiungibile attraverso una ripida mulattiera che conduce ad una piazzetta dove si trova un monumento ai caduti della Seconda Guerra Mondiale. Le due strade dell'isola partono dalla piazza: una conduce alla chiesa, mentre l'altra alla spiaggia di Lazzaro. Il paese conta solo una trentina di residenti abituati alla solitudine e alla tranquillità. Le case, che rispettano anc

I sentieri

Distanza: Km 4,7 Dislivello: 225m, salita +277m discesa -52m Difficoltà: T Turistico

Partendo dalla Chiesa di S. Vincenzo, procedendo ver­so Nord, si attraversa tutto l’abitato. Dopo circa m 1.500 si raggiunge Piscità, dove inizia il sentiero vero e proprio. Si percorrono altri m 500 e si raggiunge la Mulattiera Salvatore di Rosa…

Distanza: Km 1,59 Dislivello: 89m, salita +144m discesa -55m Difficoltà: E Escursionistico

Si lascia il paese salendo per i ripidi gradoni in direzio­ne Nord fino alla sella delimitata, a sinistra, dal Timpo­ne del Fuoco (m 147), a destra dal Serro delle Capre. Da qui comincia il sentiero che si sviluppa pri­ma in piano e poi in leggera pendenza in mezzo alla lus­sureggiante Macchia a prevalenza di Ginestra…

Distanza: Km 2,06 Dislivello: m 235m, salita +279m discesa -43m  Difficoltà: E Escursionistico

Partendo dalla chiesa di San Vincenzo, si percorre il Corso Vittorio Emanuele e si svolta a sinistra prendendo Via del Camposanto fino ad arrivare, dopo un percorso di 430m ed una salita di 70m al CImitero Vecchio di Stromboli, da …

Riserva Naturale di Stromboli e Strombolicchio​

Geomorfologia 

L’isola si è formata negli ultimi 200.000 anni attraverso un’attività esplosiva continua, definita appunto “strom­boliana”. Per la sua forma rotondeggiante i Greci la chiamarono Strongyle. Il vicino isolotto di Strombolic­chio è quel che resta di una piccola bocca eruttiva. Quasi tutta l’isola presenta forti pendenze che vanno aumentando man mano che si sale verso la cima posta a circa m 924. Da vedere a Nord-Ovest è la “Sciara del fuoco”, una gigantesca depressione che accoglie i pro- dotti delle eruzioni.

Particolarità floristiche 

Si segna la vegetazione a Saccarum Aegyptiacum (Graminacea) ricoprente buona parte del versante orientale dell’isola e l’endemica Kochia Saxico/a di Strombolicchio. 

Particolarità faunistiche 

Sull’isolotto di Strombolicchio si è evoluta una sottospecie endemica di lucertola (Lacerto sicula raffonei).

Descrizione: Partendo dalla Chiesa di S. Vincenzo, procedendo ver­so Nord, si attraversa tutto l’abitato. Dopo circa m 1.500 si raggiunge Piscità, dove inizia il sentiero vero e proprio. Si percorrono altri m 500 e si raggiunge la Mulattiera Salvatore di Rosa. Attra­verso ulteriori m 1.200 di leggera salita si perviene al semaforo Labronzo (quota m 115), nei pressi dell’Osservatorio. Girando a sinistra, si imbocca la Salita al Vulcano – Labronzo uno stradello che, dopo circa m 1.500 di salita, conduce al punto panoramico sulla Sciara del Fuoco (quota m 275).

Fin qui l’itinerario è relativamente facile e alla portata del normale escursionista. Chi invece volesse prosegui­re verso la bocca del vulcano deve sapere che il sen­tiero è molto disagevole e pericoloso, spesso su sabbia vulcanica incoerente e sdrucciolevole, per cui è obbligatorio farsi accompagnare da guida abilitata.

Habitat: Durante il percorso predomina l’habitat 6220* delle  “Praterie xerofile”, presenti lungo la Mulattiera Salvatore di Rosa e lungo la salita al Vulcano.

Sentiero San Vincenzo – Piscità – Punto Panoramico Sciara del Fuoco

Riserva Naturale di Stromboli e Strombolicchio

Premessa Obbligatoria – Durante il percorso, alcuni tratti ricadono,  per rischio di crolli, in aree a pericolosità: P4 – molto elevata (nello specifico Mulattiera Salvatore di Rosa). 

Da cià deriva la necessità di adottare le opportune misure di allertamento (D.P. n. 09/AdB del 06/05/2021)

Descrizione: Partendo dalla Chiesa di S. Vincenzo, procedendo ver­so Nord, si attraversa tutto l’abitato. Dopo circa m 1.500 si raggiunge Piscità, dove inizia il sentiero vero e proprio. Si percorrono altri m 500 e si raggiunge la Mulattiera Salvatore di Rosa. Attra­verso ulteriori m 1.200 di leggera salita si perviene al semaforo Labronzo (quota m 115), nei pressi dell’Osservatorio. Girando a sinistra, si imbocca la Salita al Vulcano – Labronzo uno stradello che, dopo circa m 1.500 di salita, ci conduce al punto panoramico sulla Sciara del Fuoco (quota m 275).

Fin qui l’itinerario è relativamente facile e alla portata del normale escursionista. Chi invece volesse prosegui­re verso la bocca del vulcano deve sapere che il sen­tiero è molto disagevole e pericoloso, spesso su sabbia vulcanica incoerente e sdrucciolevole, per cui è obbligatorio farsi accompagnare da guida abilitata.

Habitat: Durante il percorso l’Habitat predominante sono le “Praterie Xerofile”, habitat 6220*, presenti lungo la Mulattiera Salvatore di Rosa e nelle lungo la salita al Vulcano.

Copyright: Nanel 4

Descrizione: Si lascia il paese salendo per i ripidi gradoni in direzio­ne Nord fino alla sella delimitata, a sinistra, dal Timpo­ne del Fuoco (m 147), a destra dal Serro delle Capre. Da qui comincia il sentiero che si sviluppa pri­ma in piano e poi in leggera pendenza in mezzo alla lus­sureggiante Macchia a prevalenza di Ginestra. Si giunge così alla Punta dei Corvi, dove si aprono magnifici panorami sulla Sciara del Fuoco e sulle isole di Filicudi e Alicudi.

Habitat: Durante il percorso l’Habitat predominante è la “Vegetazione di Macchia Gariga”, habitat 5330.

Sentiero Ginostra - Punta dei Corvi

Riserva Naturale di Stromboli e Strombolicchio

Descrizione: Si lascia il paese salendo per i ripidi gradoni in direzio­ne Nord fino alla sella delimitata, a sinistra, dal Timpo­ne del Fuoco (m 147), a destra dal Serro delle Capre. Da qui comincia il sentiero che si sviluppa pri­ma in piano e poi in leggera pendenza in mezzo alla lus­sureggiante Macchia a prevalenza di Ginestra. Si giunge così alla Punta dei Corvi, dove si aprono magnifici panorami sulla Sciara del Fuoco e sulle isole di Filicudi e Alicudi.

Habitat: Durante il percorso l’Habitat predominante è la “Vegetazione di Macchia Gariga”, habitat5330.

Descrizione: Partendo dalla chiesa di San Vincenzo, si percorre il Corso Vittorio Emanuele e si svolta a sinistra prendendo Via del Camposanto fino ad arrivare, dopo un percorso di 430m ed una salita di 70m al CImitero Vecchio di Stromboli, da qui il sentiero prosegue per altri 1200m conducendo al Vallonazzo. Durante il percorso è possibile godere di panorami suggestivi sull’abitato di San Vincenzo e sull’isolotto di Strombolicchio. Da Vallonazzo il sentiero prosegue fino al raggiungimento del punto panoramico sulla Sciara del Fuoco (275m).
Fin qui l’itinerario è relativamente facile e alla portata del normale escursionista. Chi invece volesse prosegui­re verso la bocca del vulcano deve sapere che il sen­tiero è molto disagevole e pericoloso, spesso su sabbia vulcanica incoerente e sdrucciolevole, per cui è obbligatorio farsi accompagnare da guida abilitata.

Habitat: Durante il percorso è predominante l’habitat 6220* delle “Praterie xerofile”, presenti lungo la Mulattiera Salvatore di Rosa e lungo la salita al vulcano. Lungo il Vallonazzo è presente inoltre l’habitat 5330 “Vegetazione di Macchia Gariga”.

Sentiero San Vincenzo – Cimitero - Vallonazzo - Sciara del Fuoco

Riserva Naturale di Stromboli e Strombolicchio

Descrizione: Partendo dalla chiesa di San Vincenzo, si percorre il Corso Vittorio Emanuele e si svolta a sinistra prendendo Via del Camposanto fino ad arrivare, dopo un percorso di 430m ed una salita di 70m al CImitero Vecchio di Stromboli, da qui il sentiero prosegue per altri 1200m conducendo al Vallonazzo. Durante il percorso è possibile godere di panorami suggestivi sull’abitato di San Vincenzo e sull’isolotto di Strombolicchio. Da Vallonazzo il sentiero prosegue fino al raggiungimento del punto panoramico sulla Sciara del Fuoco (275m).
Fin qui l’itinerario è relativamente facile e alla portata del normale escursionista. Chi invece volesse prosegui­re verso la bocca del vulcano deve sapere che il sen­tiero è molto disagevole e pericoloso, spesso su sabbia vulcanica incoerente e sdrucciolevole, per cui è obbligatorio farsi accompagnare da guida abilitata.

Habitat: Durante il percorso è predominante l’habitat 6220* delle “Praterie xerofile”, presenti lungo la Mulattiera Salvatore di Rosa e lungo la salita al vulcano. Lungo il Vallonazzo è presente inoltre l’habitat 5330 “Vegetazione di Macchia Gariga”.