regione siciliana

Le Riserve > Riserva Naturale Isola di Alicudi

La riserva è istituita al fine di tutelare:

  • il piccolo complesso di cupole laviche in parte distrutte, testimonianza delle più antiche attività del complesso vulcanico eoliano;
  • il paesaggio vegetale con aspetti a macchia con genista ephedroides, arthemisia arborescens, euphorbia dendroides e erica arborea nonché le garighe a cisti;
  • le associazioni alofile, entità endemiche lungo la fascia costiera, a limonium minutiflorum e helicrysum litoreum;
  • la numerosa colonia di falco eleonorae che nidifica sull’isola.

La Riserva è designata a ZSC (Zona Speciale di Conservazione), ai sensi della Direttiva Habitat, quale sito di importanza comunitaria (ITA 030023) .

Ricade inoltre nella zona ZPS – ITA 0300044, in quanto zona di protezione posta lungo le rotte di migrazione dell’avifauna.

Bazzina

La spiaggia di Bazzina si trova poco lontano dal porto di Alicudi, nel nord dell’isola: l’unica località pianeggiante sul livello del mare, libera da affioramenti rocciosi e contrassegnata da alcune villette tipiche biancheggianti.

La spiaggia è caratterizzata dai ciottoli, è piccola ma incantavole, con acque limpide e poco profonde.

Contrada e Chiesa di San Bartolo

Partendo dal porto di Alicudi, seguendo la scala lastricata si raggiunge la contrada San Bartolo, situata a 330 metri di altezza. Qui si trova l'unica testimonianza storica dell'isola, la chiesa di San Bartolo, costruita nel 1821 sui resti della seicentesca sacrestia: questa è dedicata a San Bartolo, Santo Patrono delle Eolie.
Sebbene non presenti particolari elementi di pregio, la chiesa offre una vista panoramica mozzafiato dal sagrato, arricchita dal profumo dell'erica, per un'esperienza indimenticabile.

Filo dell'Arpa

Il Monte Filo dell’Arpa domina l’isola d’Alicudi, con un’altezza di 675m. Questo monte è tuttavia il cono di un vulcano spento che si inabissa per oltre 1500 m nel mar Tirreno.
La vetta è raggiungibile tramite il sentiero che passa da Contrada San Bartolo, attraversando i paesaggi immersi nel verde tra fichi d’india e piante di erica. Lungo il percorso si possono ammirare anche alcuni esempi di architettura tradizionale dell'isola, come le "pagliare", costruzioni a forma di cono utilizzate come riparo per gli attrezzi dei pescatori.
Il sentiero per raggiungere la cima del monte è un'escursione di moderata difficoltà, a causa della pendenza del tragitto, e richiede allenamento e resistenza.

Istituzione

La riserva è istituita al fine di tutelare:

  • il piccolo complesso di cupole laviche in parte distrutte, testimonianza delle più antiche attività del complesso vulcanico eoliano;
  • il paesaggio vegetale con aspetti a macchia con genista ephedroides, arthemisia arborescens, euphorbia dendroides e erica arborea nonché le garighe a cisti;
  • le associazioni alofile, entità endemiche lungo la fascia costiera, a limonium minutiflorum e helicrysum litoreum;
  • la numerosa colonia di falco eleonorae che nidifica sull’isola.

La Riserva ed i suoi habitat sono Sito di Interesse Comunitario – Rete Natura 2000 (SIC-ITA030023): fanno parte di questa Rete gli habitat che contribuiscono in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione.

Bazzina

La spiaggia di Bazzina si trova poco lontano dal porto di Alicudi, nel nord dell’isola: l’unica località pianeggiante dell’isola sul livello del mare, libera da affioramenti rocciosi e contrassegnata da alcune villette tipiche biancheggianti.

La spiaggia è caratterizzata dai ciottoli, è piccola ma incantavole, con acque limpide e poco profonde.

Contrada e Chiesa di San Bartolo

Partendo dal porto di Alicudi, seguendo la scala lastricata si raggiunge la contrada San Bartolo, situata a 330 metri di altezza s.l.m. Qui si trova l'unica testimonianza storica dell'isola, la chiesa di San Bartolo, costruita nel 1821 sui resti della seicentresca sacrestia, questa è dedicata a San Bartolo, Santo Patrono delle EOlie, ed è l’unico monumento storico dell’isola.

Sebbene non presenti particolari elementi di pregio, la chiesa offre una vista panoramica mozzafiato dal sagrato, arricchita dal profumo dell'erica, per un'esperienza indimenticabile

Filo dell'Arpa

Il Monte Filo dell’Arpa domina l’Isola d’Alicudi, con un’altezza di 675 metri. Questo monte è tuttavia il cono di un vulcato spento che si inabissa per oltre 1500 metri nelle profondità del mar Tirreno.

La vetta è raggiungibile tramite il sentiero che passa da Contrada San Bartolo, attraversando i paesaggi immersi nel verde tra fichi d’india e piante di erica. Lungo il percorso si possono ammirare anche alcuni esempi di architettura tradizionale dell'isola, come le "pagliare", costruzioni a forma di cono utilizzate come riparo per gli attrezzi dei pescatori.

Il sentiero per raggiungere la cima del monte è un'escursione di moderata difficoltà, a causa della pendenza del tragitto, e richiede allenamento e resistenza,

I sentieri

Distanza: Km 1,89 Dislivello: 8m, salita +166m discesa -158m  Difficoltà: T Turistico

Dallo scalo si sale verso Nord attraverso la mulattiera Strada Comunale Pantalucci mulattiera lastricata fino a raggiungere la Chiesa del Carmine. Si svolta a destra e si percorre un sentiero che si inerpica parallelo alla costa…

Distanza: Km 3,11 Dislivello: 460m, salita +540m discesa -79m  Difficoltà: EE Escursionisti esperti

Dallo scalo si sale verso Nord attraverso la mulattiera Strada Comunale Pantalucci fino a raggiungere la Chiesa del Carmine. Da qui, proseguendo sempre in direzione Nord, si raggiunge la Chiesa San Bartolo…

Riserva Naturale Isola di Alicudi

Geomorfologia 

Originatasi per approssimazione e sovrapposizione di cupole laviche formatesi negli ultimi 100.000 anni.Alicudi, nticamente detta Ericusa per la grande diffusione dell’Erica, ha l’aspetto di una montagna conica a base quasi perfettamente circolare e a pareti ripide ed accidentate. Le uniche zone pianeggianti si trovano in località Bazzina, sul versante orientale, pochi metri sopra il livello del mare e in località Dirittusu a circa m. 500 di altitudine, poco distante dalla Montagnola, la cima più alta dell’isola (m 675 slm)

Particolarità floristiche

Oltre al raro Citiso delle Eolie si segnala la presenza di Ranunculus rupestris, Prunus avium, Scabiosa cretica, Rosmarinus officinalis, Fraxinus ornus. La macchia con Genista ephedroides, Arthemisia arborescens, Euphorbia dendroides ed Erica arborea. Frequenti pure le garighe a Cisti. Lungo la fascia costiera sono ben rappresentate le associazioni alofile a Limonium minutiflorum ed Helichrysum litoreum, entità endemiche.

Particolarità faunistiche

Di grande interesse alcuni endemismi tra Gasteropodi, Collemboli e Blattoidei e una numerosa colonia di Falco eleonorae.

Copyright: Enrico Romanzi

Descrizione: Dallo scalo si sale verso Nord attraverso la mulattiera lastricata Strada Comunale Pantalucci fino a raggiungere la Chiesa del Carmine. Si svolta a destra e si percorre un sentiero che si inerpica parallelo alla costa. Si raggiunge Bazzina, l’unica località pianeggiante dell’isola sul livello del mare, libera da affioramenti rocciosi e contrassegnata da alcune villette tipiche biancheggianti. Lungo l’itinerario si attraversano forme lussureggianti di macchia mediterranea, con veduta panoramica sulle altre isole e sulla costa tirrenica siciliana. 

Habitat: Durante il percorso è predominante l’habitat 5330 della “Vegetazione di Macchia Gariga”.

Sentiero Chiesa del Carmine - Bazzina

Riserva Naturale Isola di Alicudi

Premessa Obbligatoria – Durante il percorso, alcuni tratti ricadono,  per rischio di crolli, in aree a pericolosità: P4 – molto elevata. 

Da cià deriva la necessità di adottare le opportune misure di allertamento (D.P. n. 09/AdB del 06/05/2021)

Descrizione: Dallo scalo si sale verso Nord attraverso la mulattiera lastricata Strada Comunale Pantalucci fino a raggiungere la Chiesa del Carmine. Si svolta a destra e si percorre un sentiero che si inerpica parallelo alla costa. Si raggiunge Bazzina, l’unica località pianeggiante dell’isola sul livello del mare, libera da affioramenti rocciosi e contrassegnata da alcune villette tipiche biancheggianti. Lungo l’itinerario si attraversano forme lussureggianti di macchia mediterranea, con veduta panoramica sulle altre isole e sulla costa tirrenica siciliana. 

Habitat: Durante il percorso l’Habitat predominante è la “Vegetazione di Macchia Gariga”, habitat 5330.

Copyright: Enrico Romanzi

Descrizione Dallo scalo si sale verso Nord attraverso la mulattiera Strada Comunale Pantalucci fino a raggiungere la Chiesa del Carmine. Da qui, proseguendo sempre in direzione Nord, si raggiunge la Chiesa San Bartolo (m 340) e quindi il vecchio insediamento, oggi disabitato, di Montagna (m 500). Chi volesse continuare può spingersi fino al bivio successivo da dove, svoltando a destra, si raggiunge in 30 minuti circa il pianoro di Dirittusu. Svoltando a sinistra invece, è possibile raggiungere le vette più elevate dell’isola: Filo dell’Arpa (m 661) e Montagnole (m 665).

Habitat: Durante il percorso si incrocia, all’altezza di Contrada San Bartolo,  l’Habitat 5330 della “Vegetazione di Macchia Gariga”, proseguendo invece verso le vette di Filo dell’Arpa e Montagnole, o verso il pianoro di Dirittusu, si può osservare l’habitat 6220* delle “Praterie xerofile” e l’habitat 8130 “Ghiaioni con Vegetazione termofila”.

Sentiero Chiesa del Carmine - Chiesa di San Bartolo - Dirittusu / Filo dell'Arpa

Riserva Naturale Isola di Alicudi

Premessa Obbligatoria – Durante il percorso, alcuni tratti ricadono,  per rischio di crolli, in aree a pericolosità: P4 – molto elevata. 

Da cià deriva la necessità di adottare le opportune misure di allertamento (D.P. n. 09/AdB del 06/05/2021)

Descrizione Dallo scalo si sale verso Nord attraverso la mulattiera Strada Comunale Pantalucci fino a raggiungere la Chiesa del Carmine. Da qui, proseguendo sempre in direzione Nord, si raggiunge la Chiesa San Bartolo (m 340) e quindi il vecchio insediamento, oggi disabitato, di Montagna (m 500). Chi volesse continuare può spingersi fino al bivio successivo da dove, svoltando a destra, si raggiunge in 30 minuti circa il pianoro di Dirittusu. Svoltando a sinistra invece, è possibile raggiungere le vette più elevate dell’isola: Filo dell’Arpa (m 661) e Montagnole (m 665).

Habitat: Durante il percorso si incrocia, all’altezza di Contrada San Bartolo,  l’Habitat 5330 della “Vegetazione di Macchia Gariga”, proseguendo invece verso le vette di Filo dell’Arpa e Montagnole, o verso il pianoro di Dirittusu, si può osservare l’habitat 6220* delle “Praterie xerofile” e l’habitat 8130 “Ghiaioni con Vegetazione termofila”.