regione siciliana

Le Riserve > Riserva Naturale Isola di Filicudi e Scogli Canna e Montenassari

La riserva è istituita al fine di tutelare:

  • il complesso vulcanico con caratteristiche cupole di ristagno;
  • le estese formazioni arbustive come quelle del cisto-ericion;
  • la vegetazione climatica lungo la fascia costiera rappresentata dalla macchia a euphorbia dendroides, che nei tratti più prossimi alla riva viene sostituita da aspetti alofili del crithmolimonium, quali gli aggruppamenti a senecio bicolor e helichrysum litoreum e quello a limonium minutiflorum, da ascrivere tra le formazioni durevoli di tipo edafico. Le associazione descritte sono: limonietum minutiflori, senecioni-helichrysetum litorei, tuberario-aphanetum microcarpe e tuberario-senecionetum lividi;
  • la Canna: piccolo ecosistema isolato di notevole interesse, ospitante una colonia di falco eleonorae e una sottospecie endemica di lucertola podarcis sicula cucchiarai (Di Palma ’78).

La Riserva è designata a ZSC (Zona Speciale di Conservazione), ai sensi della Direttiva Habitat, quale sito di importanza comunitaria (ITA 030024) .

Ricade inoltre nella zona ZPS – ITA 0300044, in quanto zona di protezione posta lungo le rotte di migrazione dell’avifauna.

Istituzione

La riserva è istituita al fine di tutelare:

  • il complesso vulcanico con caratteristiche cupole di ristagno;
  • le estese formazioni arbustive come quelle del cisto-ericion;
  • la vegetazione climatica lungo la fascia costiera rappresentata dalla macchia a euphorbia dendroides, che nei tratti più prossimi alla riva viene sostituita da aspetti alofili del crithmolimonium, quali gli aggruppamenti a senecio bicolor e helichrysum litoreum e quello a limonium minutiflorum, da ascrivere tra le formazioni durevoli di tipo edafico. Le associazione descritte sono: limonietum minutiflori, senecioni-helichrysetum litorei, tuberario-aphanetum microcarpe e tuberario-senecionetum lividi;
  • la Canna: piccolo ecosistema isolato di notevole interesse, ospitante una colonia di falco eleonorae e una sottospecie endemica di lucertola podarcis sicula cucchiarai (Di Palma ’78).

La Riserva ed i suoi habitat sono Sito di Interesse Comunitario – Rete Natura 2000 (SIC-ITA030024): fanno parte di questa Rete gli habitat che contribuiscono in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione.

Capo Graziano e Villaggio Preistorico

Il Villaggio Preistorico di Capo Graziano è un importante sito archeologico che risale al periodo neolitico (5000-2500 a.C.). Il sito comprende un complesso di edifici in pietra e argilla e capanne circolari, disposti in modo ordinato su una terrazza naturale, e un vasto cimitero. L'area fu abitata per circa 2000 anni, fino all'età del bronzo. Il sito archeologico è stato scoperto nel 1949 dal prof. Luigi Bernabò

Zucco Grande

Il villaggio abbandonato di Zucco Grande è situato nella parte nord orientale di Filicudi, un tempo popolato da 300 persone, è ormai immerso nelle rovine e nella vegetazione dell'isola. Il paesaggio, ricco di felci e resti di lava vulcanica, ricorda l'antichità del luogo emerso dall'arcipelago vulcanico quasi seimila anni fa. L’abbandono ha avuto inizio negli anni ‘50, principalmente a causa dell’emigrazione che gli abitanti hanno effettuato in manna verso stati esteri, in particolare verso l’Australia. Si dice che in questo villaggio vivessero le donne più belle di tutta Filicudi e gli anziani dell'isola ricordano le processioni musicali da parte di gruppi di uomini che volevano far colpo sulle famose fanciulle di Zucco Grande.
Come Arrivare
Si può raggiungere partendo da Valdichiesa in un'ora di cammino su una mulattiera.
Vallone Fontana
Poco più avanti di Zucco Grande, si trova Vallone Fontana, una sorgente che è un'oasi naturale immersa nella macchia mediterranea più rigogliosa, collocata all'interno di una grotta.

Monte Fossa delle Felci

Monte Fossa delle Felci, la vetta più alta dell'isola con i suoi 771 metri di altitudine ed è anche la struttura vulcanica più giovane dell’Isola. Mentre si sale, ci si trova immersi nella macchia mediterranea, circondati da arbusti di erica e lentisco, ginestre e corbezzoli. Inoltre, è possibile ammirare molte piante fiorite, come ad esempio la centaurea aeolica con i suoi bellissimi fiori color violetto. Per raggiungere la vetta di FIlicudi, è preferibile farsi accompagnare da una guida per via del percorso un po’ ostico

Scoglio La Canna

Storia
lo scoglio La Canna rappresenta l'ultimo residuo di un antico edificio vulcanico che eruttò circa 40.000 anni fa sull'isola di Filicudi. L'erosione causata dagli agenti atmosferici ha eradicato le pendici del vulcano, lasciando solo una torre di magma, conosciuta come neck
Peculiarità Biologiche
Sullo scoglio nidifica il falco eleonorae, oltre ad essere presente una particolare sottospecie di lucertola, la podarcis raffonei cchiarai, specie a forte rischio di estinzione.

Villaggio Preistorico di Capo Graziano

Il Villaggio Preistorico di Capo Graziano è un importante sito archeologico che risale al periodo neolitico (5000-2500 a.C.). Il sito comprende un complesso di edifici in pietra, argilla e capanne circolari, disposti in modo ordinato su una terrazza naturale, e un vasto cimitero. L'area fu abitata per circa 2000 anni, fino all'età del bronzo. Il sito archeologico è stato scoperto nel 1949 dal prof. Luigi Bernabò

Zucco Grande

Il villaggio abbandonato di Zucco Grande è situato nella parte nord orientale di Filicudi, un tempo popolato da 300 persone, è ormai immerso nelle rovine e nella vegetazione dell'isola. Il paesaggio, ricco di felci e resti di lava vulcanica, ricorda l'antichità del luogo emerso dall'arcipelago vulcanico quasi seimila anni fa. L’abbandono ha avuto inizio negli anni ‘50, principalmente a causa dell’emigrazione che gli abitanti hanno effettuato in massa verso stati esteri, in particolare verso l’Australia. Si dice che in questo villaggio vivessero le donne più belle di tutta Filicudi e gli anziani ancora ricordano le processioni musicali da parte di gruppi di uomini che volevano far colpo sulle famose fanciulle di Zucco Grande.
Come Arrivare
Si può raggiungere partendo da Val di Chiesa in un'ora di cammino su una mulattiera.
Vallone Fontana
Poco più avanti di Zucco Grande, si trova Vallone Fontana, una sorgente che è un'oasi naturale immersa nella macchia mediterranea più rigogliosa, collocata all'interno di una grotta.

Monte Fossa delle Felci

Monte Fossa delle Felci, la vetta più alta dell'isola con i suoi 771m di altitudine, è la struttura vulcanica più giovane dell’Isola. Mentre si sale, ci si trova immersi nella macchia mediterranea, circondati da arbusti di erica e lentisco, ginestre e corbezzoli. Inoltre, è possibile ammirare molte piante fiorite, come ad esempio la centaurea aeolica con i suoi bellissimi fiori color violetto. Per raggiungere la vetta di Filicudi, è preferibile farsi accompagnare da una guida a causa del percorso faticoso.

Scoglio La Canna

Storia
Lo scoglio La Canna rappresenta l'ultimo residuo di un antico edificio vulcanico che eruttò circa 40.000 anni fa sull'isola di Filicudi. L'erosione causata dagli agenti atmosferici ha eradicato le pendici del vulcano, lasciando solo una torre di magma, conosciuta come neck.
Peculiarità biologiche
Sullo scoglio nidifica il falco eleonorae, oltre ad essere presente una particolare sottospecie di lucertola, la podarcis raffonei cucchiarai, specie a forte rischio di estinzione.

I sentieri

Distanza: Km 3,13 Dislivello: 221m, salita +343m discesa -122m  Difficoltà: E Escursionistico

Partendo dal piccolo porto di FIlicudi si imbocca il sentiero “Via Reale da Rosa al Porto” (percorrenza di 450m ed una pendenza di 120m), fino ad incrociare la Strada Provinciale in Località Liscio...

Riserva Naturale di Filicudi e Scogli Canna e Montenassari

Geomorfologia 

Complesso vulcanico con caratteristiche cupole di ristagno che all’Isola conferiscono una forma varia e irregolare. L’edificio vulcanico più antico e più esteso è quello denominato Fossa delle felci (m 744 sm), la vetta più alta. Sulla costa occidentale si aprono grotte più o meno profonde come quelle di Maccatone, San Bartolomeo, Perciato, Bue Marino (la più famosa). Sullo stesso lato si stagliano all’orizzonte gli scogli di Montenassari e la Canna (m 71).

Particolarità faunistiche

Si segnala la presenza di endemismi tra Gasteropodi, Collemboli e Blattoidei. Nel vicino isolotto “La Canna” vive una sottospecie endemica di lucertola (Podarcis sicula cucchiarai) e una colonia di Falco eleonorae.

Descrizione: Partendo dal piccolo porto di FIlicudi si imbocca il sentiero “Via Reale da Rosa al Porto” (percorrenza di 450m ed una pendenza di 120m), fino ad incrociare la Strada provinciale in Località Liscio. Proseguendo per la strada provinciale, poco prima di entrare a Val di Chiesa si imbocca ad orien­te La strada comunale Liscio – Serro. Si segue il sentiero fino a raggiungere un bivio nei pressi di Serra di Rando. Al bivio si imbocca il ramo di destra strada comunale Zucco Grande – Val di Chiesa. A questo punto si segue il sentiero per circa 1500m fino ad arrivare alle Case dello Zucco Grande. Il panorama è mozzafiato: a monte incombe Punta Lazzaro; a valle, Monte Guardia, il Piano del Porto e Capo Graziano; davanti si stagliano Stromboli, Panarea, Salina, Lipari e Vulcano. Tutto il sentiero si snoda in mezzo ad una lussureggiante vegetazione costituita da Macchia Mediterranea.

Habitat: Durante il percorso è predominante l’habitat 5330 della “Vegetazione di Macchia Gariga”. Arrivati alle case dello Zucco Grande si incrocia l’habitat 5320 delle “Formazione di Euforbie”.

Sentiero Val Di Chiesa - Zucco Grande

Riserva Naturale Isola di Filicudi e Scogli Canna e Montenassari

Premessa Obbligatoria – Durante il percorso, alcuni tratti ricadono,  per rischio di crolli, in aree a pericolosità: P4 – molto elevata. 

Da cià deriva la necessità di adottare le opportune misure di allertamento (D.P. n. 09/AdB del 06/05/2021)

Descrizione: Partendo dal piccolo porto di FIlicudi si imbocca il sentiero “Via Reale da Rosa al Porto” (percorrenza di 450m ed una pendenza di 120m), fino ad incrociare la Strada provinciale in Località Liscio. Proseguendo per la strada provincialepoco prima di entrare a Val di Chiesa si imbocca ad orien­te La strada comunale Liscio – Serro. Si segue il sentiero fino a raggiungere un bivio nei pressi di Serra di Rando. Al bivio si imbocca il ramo di destra strada comunale Zucco Grande – Val di Chiesa. A questo punto si segue il sentiero per circa 1500m fino ad arrivare alle Case dello Zucco Grande. Il panorama è mozzafiato: a monte incombe Punta Lazzaro; a valle, Monte Guardia, il Piano del Porto e Capo Graziano; davanti si stagliano Stromboli, Panarea, Salina, Lipari e Vulcano. Tutto il sentiero si snoda in mezzo ad una lussureggiante vegetazione costituita da Macchia Mediterranea.

Habitat: Durante il percorso è predominante l’habitat 5330 della “Vegetazione di Macchia Gariga”. Arrivati alle case dello Zucco Grande si incrocia l’habitat 5320 “Formazione di Euforbie”.